venerdì 17 luglio 2015

Giro a Cadini e Coel

Giro a Cadini e Coel


Dettagli  itinerario
Lunghezza 11,8 km
Dislivello totale 477 m
Altezza Massima 1878 m
Altezza Minima 1447 m
Da fare

Partendo da Peio Fonti si imbocca la strada che porta verso il lago di Pian Palù, salvo abbandonarla in prossimità di Malga Frattasecca. Di qui si risale lungo l'antica strada militare fino a raggiungere l'ultimo tornante (5° tornante). La strada è sterrata ed offre in brevi circostanze la vista sull'antico Forte di Barbadifior, che si erge imponente sul versante opposto della vallata.

Il forte Barba di Fiori o forte Peio, Barbadifior (in ted. Werk Peio o Blockhaus Peio) nella toponomstica locale, è un forte austriaco costruito per difendere i confini dell'Impero austro-ungarico. Il forte appartiene al grande sistema di fortificazioni austriache al confine italiano.
I resti del forte si trovano sulla strada che porta da Peio al lago di Pian Palù, a una quota di 1.610 m, sulla destra orografica del torrente Noce.
Questa fortezza, assieme ad altre fortezze nei pressi del passo del Tonale, andavano a formare lo Sbarramento Tonale.
Il forte faceva parte del subrayon II. La sua costruzione iniziò tra gli anni 1906-1907.
Questo forte, assieme ad un suo gemello, il forte Montozzo (mai costruito), aveva la funzione di chiudere la val di Peio, nel caso in cui gli italiani avessero deciso di invadere l'Impero, aggirando il passo del Tonale.
Il forte fu progettato dal tenente del Genio Maximilian Freuer, su una base di lavori del tenente Kleiner e dal capitano Zeidler. I lavori di costruzione furono invece affidati alla sorveglianza del tenente Stanislaus Navratil, i quali furono svolti dall'impresa del signor Giovanni Zontini di Riva del Garda.
Nell'anno 1906 si decise di ammodernare il forte, oramai divenuto obsoleto, ma questi lavori non furono mai realizzati.
Il forte era dotato di diversi sistemi di comunicazione, che lo rendevano in grado di comunicare con tutti gli altri forti dello sbarramento, sia con il telefono che con il telegrafo e con un collegamento ottico con il forte Presanella (o forte Pozzi Alti).
Durante la guerra, il forte svolse in generale più una funzione da casermetta che da forte.
Attualmente, il fortino è praticamente ridotto allo stato di rudere, dato che non è mai stato effettuato nessuno intervento di recupero.

Scorcio del Forte Barbadifior

Arrivati in prossimità dell'ultimo tornante si imbocca il sentiero n°125 che si snoda sulla destra, risalendo il pendio. Di qui si prosegue, passando dapprima per la cascata Cadini e successivamente raggiungendo località Coel. Il sentiero è per alcuni tratti percorribile in mountain bike, mentre per il resto è consigliato portare il mezzo a mano, dato il terreno impervio, dovuto soprattutto a massi e radici che ingombrano il passaggio.

Cascata Cadini


Giunti in località Coel è possibile fare una piccola deviazione per vedere il piccolo laghetto e la cascata annessa, oppure rientrare a Peio Paese imboccando una strada sterrata.
Prima di giungere nell'abitato di Peio, si passa per il Dosso di San Rocco, ove sorge/sorgeva il vecchio cimitero militare.
Il rientro a Peio Fonti si attua tramite la normale strada comunale.





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